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Nello sport competitivo e di elevata prestazione per lo sviluppo della capacità di prestazione sportiva, è essenziale allenarsi duramente. Per migliorare in modo ottimale, però, l’atleta dovrebbe essere in grado non soltanto di allenarsi intensamente, ma anche di riposarsi adeguatamente dopo l’allenamento: normalmente sono sufficienti ventiquattro ore. Però, se ci si allena due o tre volte al giorno per vari giorni, come avviene, ad esempio, in un allenamento a blocchi, sono poi necessari da uno a due giorni di recupero Continua a leggere→

Discussioni e articoli scientifici studiano l’apporto delle proteine in funzione dello sforzo muscolare in particolare nelle sedute di forza.
Oltre alla quantità e al tipo di proteine, i tempi e la distribuzione proteica durante il giorno, possono modulare i tassi di sintesi proteica. Una distribuzione uniforme dell’assunzione nella giornata, stimola la sintesi della proteica fino a 24 ore in più, rispetto una distribuzione sbilanciata durante il giorno. Continua a leggere→

L’allenamento della forza è sempre motivo di discussione tra tecnici non tanto per la sua importanza quanto per il “percorso metodologico” da adattare alle esigenze degli atleti. Nel mio canale you tube ho inserito alcune esercitazioni che offrono un mio punto di vista. Non fermatevi all’esercizio ma scoprite la strategia che c’è dietro… Continua a leggere→

Come organizzare un programma adatto alla mia squadra che possa preparare i giocatori nel migliore dei modi riducendo al massimo il rischio di infortuni? la corsa, il lavoro sulla sabbia possono essere adeguati o soltanto “moda”. Poche idee e confuse da parte di allenatori che cercano comunque di di “fare il possibile” . Continua a leggere→

Programmare la stagione agonistica è la prima domanda che un tecnico si pone. Paura di dosare male il carico, di sbagliare l’approccio con gli atleti ed avere infortuni. Continua a leggere→

La periodizzazione del lavoro settimanale in vista del torneo di solito nel weekend, prevede un carico di lavoro ridotto in volume/quantità senza abbassare l’attenzione sulla qualità e sull’intensità dei movimenti.  Il programma settimanale è adatto per la categoria giovanile abituata a sostenere 4/5 allenamenti settimanali di 3 ore ciascuno di cui 90′ dedicati alla parte fisica e 90′ dedicati alla tecnica Continua a leggere→

Prima di tutto rinforziamo un concetto: lo stretching fa parte dell’allenamento! Applicando una metodica funzionale alle esigenze dell’atleta è dimostrato che favorisce la prestazione.la muscolatura, al termine di uno sforzo, mantiene uno stato di retrazione/accorciamento nel tempo.  Una volta che i muscoli non sono più in grado di estendersi fino in fondo, si corre il rischio di dolori articolari e danni muscolari. Eseguire una normale routine di stretching è il modo migliore per consentire al corpo di funzionare in modo efficiente. Ma come , quando e come proporre la routine di stretching? Continua a leggere→

Finito il campionato, finita la stagione? Nemmeno per sogno! Ricarichiamo le batterie e dedichiamo molto tempo alla rigenerazione, prevenzione e al miglioramento delle capacità di forza forse trascurata nell’ultimo periodo dell’anno. Le metodologie di lavoro potranno così essere avulse dalla partita e mirare verso la costruzione delle abilità e delle capacità personali affinchè si possa ripartire a Settembre sicuramente migliorati. Continua a leggere→

Un professionista serio, a prescindere dalla categoria in cui opera, non deve mai accontentarsi della propria performance ma mettersi continuamente in gioco aumentando le proprie conoscenze e applicandole nella pratica affinchè diventino competenze.
Un’occasione è quella che propone l’Accademia preparatori fisici APF sabato  8 Giugno a Roma. Il programma prevede una serie di interventi da parte di illustri relatori. Continua a leggere→

Come mai siamo così interessati al potenziamento , ai metodi di allenamento della forza , allo sviluppo muscolare dell’atleta mentre poniamo meno attenzione alla stabilizzazione del corpo e del core? Mi pongo frequentemente la domanda da quando ho iniziato a valutare la stabilità e il movimento biomeccanico prima dell’aumento dei chili sollevati. Test cosiddetti “funzionali”dimostrano che soprattutto i giovani, hanno deficit di movimento e stabilizzazione delle maggiori articolazioni. Continua a leggere→